I Solisti Aquilani suonano ai Giardini della Filarmonica Romana

con Sonig Tchakerian e Daniele Orlando

Artisti

I SOLISTI AQUILANI

Daniele Orlando violino

Sonig Tchakerian violino

 

Daniele Orlando, violino

Allievo di Antonio Anselmi, Felice Cusano e successivamente di Denes Szigmondy, discendente della scuola di Zino Francescatti e Carl Flesch, Daniele Orlando si è in seguito perfezionato con Ana Chumachenco e Boris Kuschnir.

A soli 17 anni ha debuttato come solista con il Concerto di P. I. Tschaikowsky diretto da Donato Renzetti che di lui ha scritto: “…dotato di una straordinaria musicalità e di una tecnica virtuosa, il Concerto da lui suonato è stato esemplare sia dal punto di vista tecnico che nel temperamento dimostrato….credo senza ombra di dubbio che Daniele Orlando sia una delle scoperte più importanti tra le nuove generazioni di violinisti.”

Ha tenuto concerti come solista e in formazioni da camera negli Stati Uniti, America Latina, Russia, Germania, Francia, Romania, Repubblica Slovacca, Portogallo, Grecia, Irlanda e Svezia.

Per lunghi anni è stato membro della Gustav Mahler Jugend Orchester, della European Union Youth Orchestra e dell’ Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.

Dal 2014 è Primo violino di spalla dei Solisti Aquilani con i quali ha collaborato, anche come solista e konzertmeister, con artisti quali Shlomo Mintz, Krzysztof Penderecki, Mischa Maisky, Salvatore Accardo, Alessio Allegrini, Giovanni Sollima, Andrea Lucchesini, Alessandro Carbonare, Mario Brunello, Michele Campanella, Anna Tifu, Richard Galliano, Vera Beths e Marco Rizzi esibendosi, in Italia e all’estero. Alla loro guida, nel novembre del 2016, ha debuttato come solista alla Philharmonie di Berlino con l’esecuzione delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, ricevendo una “standing ovation” dagli oltre 1.200 spettatori presenti. A seguito di questa straordinaria esperienza è nato il progetto “Una Nuova Stagione”, un inno alla Natura incontaminata scritto nel settecento che oggi incontra un Uomo diverso, vittima e carnefice dell’ambiente distorto, inquinato ed alterato in cui vive. Una interpretazione “nuova e forte” del capolavoro vivaldiano che ha ottenuto, per il grande messaggio ambientalista che contiene, il Patrocinio del Parlamento Europeo.

Il primo giugno del 2017, in occasione del Concerto per la Festa della Repubblica Italiana, ha eseguito, in duo con Giovanni Sollima e I Solisti Aquilani, il doppio concerto per violino e violoncello di Gaetano Donizetti in diretta televisiva su RAI 1 dal Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche istituzionali.

Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per etichette quali Fuga Libera, Naxos, Tactus,  Brilliant Classics e Muso.

Docente di violino al Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli, tiene numerosi corsi e masterclass di violino in Italia e all’estero.

Suona su un Giovanni Battista Ceruti del 1805.

 

Sonig Tchakerian, violino

Sonig, violinista di origine armena, ha iniziato a imporsi con l’archetto sotto la guida del padre e ha potuto studiare con grandi maestri diversissimi come Guglielmo, Accardo e Milstein. Ha creato esperienze intense e coraggiose alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, dove è responsabile artistico dei progetti di musica da camera, ed è docente di violino nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma.

Suona un magnifico G. Gagliano (Napoli 1760)

La sua discografia comprende ‘Seasons and Mid Seasons’ di Vivaldi (Decca 2015), le Sonate e Partite di J. S. Bach (Decca 2013), le Sonate 0p. 23, 24 e 47 di Beethoven, (Deutsche Grammophon 2010), Capricci op. 1 di Paganini (Arts 2003), il Concerto di Barber e la Serenata di Bernstein (Amadeus, 2006), i concerti di Haydn (Arts, 2001), il Concerto n. 5 di Vieuxtemps e il Rondò capriccioso di Saint- Saëns (Audiophile Sound, 1997), l’integrale per violino e pianoforte di Ravel (AS disc, 1991), l’integrale dei trii di Beethoven, Schumann e Schubert con il Trio Italiano.

Scritte per lei composizioni da Ambrosini, Boccadoro, Campogrande, Dall’Ongaro, Mosca, Perocco, Sollima.

Bacalov le ha recentemente dedicato una sua versione per violino e archi delle Stagioni di Piazzolla.

Vive un’inquieta voglia di cercare oltre ed esplorare esperienze nuove, tra viaggi di concerti e incontri alla riscoperta delle origini armene.

Radici e futuro, per lei due realtà da non tradire.


Brani

Antonio Vivaldi   Le Quattro Stagioni
                           Concerto in mi maggiore op.8 n.1 RV 269 (La primavera)
                          Concerto in sol minore op.8 n.2 RV 315 (L’estate)
                          Concerto in fa maggiore op.8 n.3 RV 293 (L’autunno)
                          Concerto in fa minore op.8 n.4 RV 297 (L’inverno)
Daniele Orlando, violino
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Astor Piazzolla   Las cuatro Estaciones porteñas (trascrizione per violino e orchestra di Luis Bacalov)
                          Primavera Porteña
                          Verano Porteño
                          Otoño Porteño
                          Invierno Porteño
Sonig Tchakerian, violino

Altre informazioni

per informazioni 3429550100 (lun-ven 10-18)

Dove e quando

1 Luglio 2021 - 21:30
Accademia Filarmonica Romana - Via Flaminia, 118 - 00196 Roma